Il laboratorio agricolo accoglie dal lunedì al venerdì una quindicina di persone dei centri diurni della Cooperativa Sociale “Il Ramo” di Bernezzo (strutture che ospitano durante il giorno persone con disabilità), tra ragazzi con disabilità intellettive o psichiche e giovani con problematiche comportamentali.
Il laboratorio è un’esperienza originale e innovativa, di cui esistono pochi esempi in Italia: attivo dal 1994, propone ai ragazzi sia attività al chiuso (lavoro nelle serre, preparazione degli imballaggi per gli yogurt, gestione della mensa aziendale, aiuto nella stalla e nell’eco-stalla, confezionamento delle cassette con i prodotti ortofrutticoli di stagione per i Gruppi di Acquisto Solidale) che attività all’aria aperta (coltivazione di frutta e verdura BIO nei campi, supporto alle attività della fattoria didattica e del maneggio, rifornimento di prodotti orticoli per lo spaccio della Cooperativa e consegna a domicilio presso i Gruppi di Acquisto Solidale).
Suddivisi in piccoli gruppi coordinati da un operatore qualificato, i ragazzi riescono così sempre a essere occupati in modo vario e interessante, a seconda della stagione, delle condizioni atmosferiche e delle inclinazioni di ciascuno.
In vent’anni di attività sul campo – anzi, nei campi – il Laboratorio agricolo ha dato risultati terapeutici sorprendenti, che confermano quanto scrive Saverio Senni, docente universitario di Viterbo esperto di agricoltura etico-sociale, “l’agricoltura contadina non conosceva i disabili. Tutti erano a loro modo abili, quali che fossero il loro livello culturale o le loro condizioni mentali. Le piante e gli animali non discriminano nessuno, non si voltano dall’altra parte e crescono sane chiunque le accudisca”.
L’agricoltura contadina non conosceva i disabili. Tutti erano a loro modo abili.
#acacciaditesori
Aldo e Dario.
Nel 1993 Dario vive un’esperienza alla casa di pronta accoglienza di Savigliano, della Comunità Papa Giovanni XXIII. E qui si lega ad Aldo, provato da 10 anni di malattia psichiatrica. Così quando l’anno successivo Dario si sposa con Rosanna, porta con sé Aldo in casa-famiglia. Guardandoli si ha la conferma di una profonda verità: non c’è chi salva e chi è salvato, ma ci si salva insieme!