1. Gli inizi, orti e serre
Maria, Alessandro e i giovani lavoratori
Nel 1984 il giovane Livio si trasferisce in una casetta all’ombra del campanile della frazione San Bernardo di Cervasca, e apre la propria casa a tante persone in stato di bisogno, italiane e straniere. Inoltre mette in piedi un piccolo caseificio artigianale, e già allora biologico! Siamo solo a 2 km circa da quella che è la nostra realtà attuale, in cui i lavoratori si sentono realizzati e dove, grazie ad un incontro fortuito, recuperiamo la memoria di quel tempo…
2. La casa-famiglia
Rosanna e Jodie
Nel 1994 due giovani sposi, Dario e Rosanna, si aprono all’accoglienza. Entriamo nella loro casa-famiglia e incontriamo Jodie e Rosanna che si preparano per andare ad una festa di compleanno. I piccoli, quando sono accolti ed amati, occupano davvero un posto centrale nella famiglia. E diventano generatori di vita, ambasciatori della bellezza di vivere insieme, senza steccati.
3. La famiglia aperta
Michele, nonno e i giovani africani
Livio e Daniela si sposano nel 1990 e nel 2002 si spostano nella nuova casa, tuttora fulcro della nostra realtà, e adiacente al nuovo caseificio allora appena costruito. Tanti giovani, italiani e stranieri, vengono accolti nella loro famiglia e crescono insieme ai loro figli naturali, e col nonno, in un’appartenenza che va oltre il vincolo di sangue.
4. La fattoria didattica
Nicole, Davide, Paoletta e Giulia
La nostra realtà avrà un futuro finché ci saranno giovani disposti a crederci… Giovani come Davide che approda qui con entusiasmo, dopo aver vissuto un’esperienza di volontariato ad Haiti. O come Giulia che mai prima aveva programmato di seguire le orme dei propri genitori, Livio e Daniela. Da giovani come loro ricaviamo la passione e lo slancio per ripartire ogni giorno.
5. Agricoltura
Aldo e Dario
Nel 1993 Dario vive un’esperienza alla casa di pronta accoglienza di Savigliano, della Comunità Papa Giovanni XXIII. E qui si lega ad Aldo, provato da 10 anni di malattia psichiatrica. Così quando l’anno successivo Dario si sposa con Rosanna, porta con sé Aldo in casa-famiglia. Guardandoli si ha la conferma di una profonda verità: non c’è chi salva e chi è salvato, ma ci si salva insieme!
6. Il caseificio
Bujar, Nicolas, Sacka, Maurizio, Emanuele
Ascoltare le storie di chi lavora qui, di chi ha affrontato viaggi e percorsi difficili, di chi ha avuto tante situazioni di difficoltà e privazione… fa riflettere. E aumenta la convinzione che ognuno di noi, nel proprio piccolo, deve fare di tutto per combattere e debellare la povertà. Dobbiamo fare la guerra alla povertà, non ai poveri. Il nostro sogno è far vedere che un altro mondo è possibile. Che sono possibili un’altra economia, un altro modo di intendere il rapporto con la Terra e il rapporto con le persone.
7. Il maneggio
Davide e Alessandro
La fattoria didattica ed il maneggio sono per eccellenza luoghi di incontro per scolaresche, gruppi di ragazzi e giovani. Luoghi dove si incrociano diverse passioni, come nel caso di Davide, il gusto di prendersi cura degli animali, l’amore per la musica, la voglia di stare insieme.
8. Stalla ed ecostalla
Aziz e Livio
Ecco la storia del nostro prototipo di stalla eco-sostenibile, di Livio che l’ha voluta e di due fratelli minorenni che attraversano il Mediterraneo su due barche diverse, per aumentare le probabilità di sopravvivenza di almeno un membro della famiglia. Purtroppo però solo uno ce la fa… Viene accolto e lavora con Livio il quale non ha mai dimenticato quando, quasi 40 anni prima, anche lui iniziò il suo “viaggio nell’accoglienza” da cui è nata e si è sviluppata tutta la nostra realtà.
9. La Comunità Papa Giovanni XXIII
Nicola e Grazia
La Fattoria i Tesori non è un mondo a se stante ma è parte di una grande famiglia: la Comunità Papa Giovanni XXIII fondata nel 1968 da Don Oreste Benzi, ed ora presente in decine di Paesi di tutti i continenti. Don Oreste amava ripeterci: “Chi sono i piccoli? Quelli che fanno cose grandi. E chi sono i grandi? Quelli che credono di farle”.
Riprese e interviste sono state realizzate tra novembre 2018 e ottobre 2019 da Flavio Zanini, responsabile del team Audiovisivi della cooperativa sociale Il Ramo.